GANTAN
Gantan significa "primo dell'anno", infatti oggi e' l' 1
gennaio 2006.
Sono piuttosto rintronato, Marco accende la televisione e
saltano fuori spettacoli televisivi alla mai dire banzai
con donne al volante che cercano di parcheggiare dei SUV e
ne escono con delle utilitarie, telegiornali vari,
videoclip con gruppi Cross-over giapponesi che trovo
alquanto ingenui e cosi' via.
Si esce tardi, un po' di giri vari, capisco che la giornata
va in relax/pausa meditativa.
Passeggiamo in una zona piena di locali per il PACHINCO,
quel gioco con le palline di ferro che scendono, delirio
dei deliri.
Poi in una sala giochi dove ci sono tot giochi tipo il
dance dance revolution e c'e' una versione del gioco da
giocare con le mani.
Ci sono tipo 9 bottoni colorati e una ragazza di circa 14
anni, un po' troppo sovrappeso, sta giocando.
Penso "non e' vero.." questa va alla velocita' della luce,
fa gli schemi a 4x di velocita' (unica opzione che sono
stato in grado di decifrare dal menu' di gioco) e parte.
Se guardo lo schermo non riesco a concepire di schiacciare
9 bottoni diversi ad un tempo di 240bpm.
Lei ce la fa, la filmo e decido che se mai faro' un
montaggio con tutte le riprese del viaggio, quella sara' la
sigla finale.
Usciamo e in centro ci imbattiamo in un assembramento di
persone che guardano per terra.
Un pulotto dirada i curiosi e si vede una tipa per terra, a
giudicare dalla flessibilita' degli arti, io la davo gia'
in rigor mortis avanzato, la vedo in faccia ed e'
GRIGIO/VERDE, mi impressiona abbastanza, penso sia un
cadavere.
Tutto ad un tratto si anima e fa una mossa tipica dei
giapponesi che vogliono mandare via qualcuno, tipo la mossa
dei coniglio con le zampe anteriori..non la so spiegare ma
e' tipica nipponica.
Proseguiamo.
Pranzo/Cena al ristorante indiano dove paghi 700 yen e puoi
mangiare quello che vuoi per 90 minuti, si, non si paga a
consumazione ma a tempo...non ne approfitto.
Scatto qualche foto, faccio qualche video, nel tragitto ci
fermiamo in un negozio che e' un ipermarket di donnine
giapponesi a noleggio, pero' stavolta non te la cavi con i
soliti 100 yen o 1000 yen, guardo un po' di foto del
catalogo e penso che non ne sceglierei nessuna.
Torniamo verso casa, sono le 22:00, andiamo al
SUPER SENTO (che significa super bagno
pubblico).
Cos'e'? e' la sauna giapponese.
E' quello che farei TUTTI I GIORNI dell'anno.
Entri (ti togli le scarpe all'ingresso, ovviamente), sali
un paio di piani e sei alla reception, si pagano 700 yen
(tipo 5 euro) ed e prendi il biglietto.
Marco mi aveva avvisato che li' stavano tutti nudi
dappertutto, io penso che se sono tutti nudi io non ho
problemi a stare nudo, infatti non ne ho.
Entriamo, serie di mini docce con set di detergenti
(shampoo e doccia schiuma) c'e' un rubinettto che riempie
un catino e un telefono doccia.
Tutti usano uno straccio apposito per lavarsi, metti il
doccia schiuma nel panno e lo usi per lavarti.
Mi chiedo come mai non l'abbia mai usato, e' bellissimo,
d'ora in poi lo usero' sempre.
Insomma, ti siedi di fronte a questo specchio, col telefono
lavi tutto, seggiolino e specchio compresi, ti siedi e ti
insaponi fino alla morte, poi ti sciacqui, tutta la
procedura prevede l'utilizzo di circa 3 quintali d'acqua,
moltiplicato per i circa 150 persone sono in quelle 2 ore e
mezza che ci siamo stati noi, per 365 giorni all'anno, fa
una caterva d'acqua.
Dimenticavo il nome posto: OFURO NO OOSAMA
che significa il re del bagno.
Io e Marco siamo gli unici stranieri e in effetti non
passiamo inosservati, io cerco di far finta di niente ma il
95% dei presenti non ha un pelo su tutto il corpo, se posso
stringere gli occhi per farli un po' a mandorla, non posso
certo stringere i follicoli per far sparire i peli...cosi'
lascio perdere e mi abbandono alle procedure.
Entro nella prima vasca:
nel giro di 5 secondi dimentico tutto il freddo patito in
questi giorni in un Giappone mai cosi' freddo da svariati
anni.
La piscinetta ha una temperatura di 42° centigradi, e'
godimento assoluto.
Poi passo alla piscinetta successiva che prevede 50 gradi
con idromassaggio...a giudicare dalle bollicine.
Ci sono delle specie di separe' (si scrive cosi'?) che
formano delle specie di "poltrone subacquee", li' ti piazzi
e aspetti il tempo necessario.
Ora, i tipi mi sembravano appoggiati al getto.
Io non riuscivo a starci a meno di 40cm di distanza, se mi
avvicinavo di piu' mi sembrava che ci fossero Antonio Inoki
e Giant Baba intenti a riempirmi la schiena di cartoni alla
velocita' della luce.
Penso "dai oh, non fare la figura dello sfigato, forse se
ti avvicini fa meno male"
...si, certo, fa meno male non appena il getto ti sfonda la
cassa toracica per passare dall'altra parte trascinandosi
dietro tutti i tuoi organi interni e lasciandoti li'
esanime...
Abbandono la postazione, forse non sono ancora pronto.
Mi dirigo verso la SAUNA UMIDA, devo passare di fianco alla
porta dalla quale si va su questa terrazza dove ci sono
vasche a 50° all'aperto, si, fuori, cioe'
il tetto era il cielo stesso e la temperatura era dei
soliti tristemente famosi 0 gradi centigradi.
Calcolo la distanza dalla porta alla prima vasca per capire
se posso saltare direttamente in vasca senza dover stare
quei 10 secondi a passeggiare polleggiato fingendomi un
simil-giapponese abituato a quel trattamento...il responso,
dopo una botta di calcoli approssimativi, e' negativo.
Vabbe', io adesso devo entrare nella SAUNA UMIDA, a quello
pensero' dopo.
Entro e non vedo niente, temo il peggio, tipo inciampare e
finire con la testa tra le gambe bagnate e caldiccie di un
giapponese seduto davanti a me.
Fortunatamente questa volta non succede niente, riprendo
l'acquisto della vista e mi siedo.
Qui non so quanti gradi ci siano pero' dall'umidita' credo
di stare per annegare.
Resisto, di fianco ad ogni sedile in marmo nero ci sono 2
rubinetti con relativo mestolone raccogli acqua per
spargersela addosso, inutile dire che appena entrato mi
sono buttato dell'acqua addosso e mi sembrava
caldissima...aspetto 3 o 4 minuti e non standoci piu'
dentro decido di optare per il mestolone.
Me lo rovescio addosso e mi sembra una secchiata di acqua
fredda...la mia temperatura corporea sta rasentando
l'incandescenza, forse ora vedo bene grazie alla
luminescenza tipica dei corpi incandescenti, nella
fattispecie in questo caso il mio.
Resisto ancora non so quanto tempo ed esco.
Respiro, l'unica cosa che mi viene naturale fare e'
USCIRE quello che prima consideravo
l'inferno di ghiaccio ora mi sembra un paradiso di
freschezza.
Esco senza esitazioni.
Si, ok, figata, da 90° a 0° in 1 secondo netto.
Ora mi si prospettano 2 alternative:
1) Piscinette con acqua sulfurea a 47°
2) Grill in marmo nero sul quale scorre acqua bollente e
sul quale vedo sdraiati, pancia all'aria, 4 giapponesi,
avvolti dal vapore che si sprigiona durante lo scabio
termico tra grill e aria aperta.
Opto per la piscinetta.
L'acqua ha uno strano odore che marco mi identifica con
"odore di sperma" io spero di no, ma il colore era
biancastro e io continuo a sperare di no.
Poi mi dice che e' acqua calda con sali termali portati da
tutto il giappone, quindi un po' una fintonata, ma si sta
da dio.
Rimando li' il tempo necessario per congelarmi la testa e
contemporaneamente bollirmi il corpo e in questo mix di
sensazioni probabilmente qualcosa va storto nel mio
cervello, decido di andare sul grill.
Il grill e' TO TA LE.
Mi sdraio e parto forever.
Mi gira la testa, non capisco praticamente niente, gira
tutto a scatti di 45°, l'unico pensiero razionale che mi
viene e' un RINGO, il biscotto, che da una parte e' nero e
dall'altra bianco.
Guardo me con i restanti 3 giapponesi di fianco a me e
penso ai Ringo Boys.
Perdo la cognizione del tempo ma ne esco lo stesso.
Manca solo la SAUNA SECCA e ho completato il primo giro.
Entro e li' non c'e' un filo di umidita', e' veramente
secca.
Al primo respiro mi si depila il naso, controllo se non sia
successa la stessa cosa anche al resto del mio corpo, no,
non e' successa.
Mi siedo sul primo gradone, mi ricordo che da qualche parte
avevo sentito la storia che piu' si e' in alto nella
gerarchia YAKUZA e piu' ci si siede in alto sui gradoni
della sauna secca.
Io non volevo fare cazzate e mi sono seduto sul primo,
visto che per terra non c'era seduto nessuno.
E in quell'inferno di aria di fuoco cosa facevano i
giapponesi?
Stavano guardando la televisione.
In televisione c'era un programma "sportivo" dove degli
atleti dovevano deviare una palla in caduta libera prima
che cadesse su di un cerchio disegnato per terra.
Praticamente prendevano la rincorsa, schiacciavano un
bottone che faceva cadere la palla e poi si tuffavano su di
un materassone in scivolata per riuscire a deviare la
palla.
Chi non ce la faceva forse veniva ucciso, a giudicare dalla
disperazione di quelli che non ce la facevano...o forse
vincevano un abbonamento per un anno alla sauna giapponese.
Il gioco crea dipendenza a chi lo guarda e penso sia giusto
vietarlo nelle saune secche.
Io cerco di resistere per vedere se il prossimo ce la fara'
o dovro' spostarmi per fargli posto di fianco a
me...pubblicita'...interminabile.
La morte.
Pubblicita'.
Ce la fara'??
E' finita..eccolo, e' li' che si concentra per prendere la
rincorsa...e si concentra...e ancora...e cazzo, dai! capra,
devi solo correre e schiacciare un bottone rosso e saltare
e scansare una palla!
Io annaspo, sto soffocando, il cuore batte a mille, sudo
come una merda, lo stronzo non parte, sta li' a guardare il
bottone rosso e io a guardare lui mentre la mia vita esce
dal mio corpo passando dai pori sotto forma di sudore.
PARTE!
SPINGE IL BOTTONE ROSSO!
CORRE!
SALTA mentre la palla scende inesorabile
SI ALLUNGA che spero si spezzi la spina dorsale
nell'allungamento
LA PALLA TOCCA PRIMA IL CERCHIO ROSSO POI LA SUA MANO
SI DISPERA
IO GODO! muori bastardo, adesso vieni in sauna secca anche
tu!
Cosi' esco, e vedo due rubinetti, uno con scritta
giapponese in rosso e uno con scritta giapponese in blu.
Allora penso bene che di bottoni rossi io non ne schiaccio,
riempio lo scodellone di acqua dal pulsante blu e senza
pensarci due volte me lo rovescio addosso.
Muoio e risorgo nel tempo che impiega l'acqua a -20° a
passare dalla mia testa ai miei piedi.
Non pago di cio' ripeto l'operazione altre 2 volte e
vaffanculo al bottone rosso.
Ho completato il giro, e' passata circa un'ora...allora
siccome si sta da dio e io in sto posto ci andrei tutti i
giorni, ripeto il grill, la piscina bollente e la sauna
umida, poi anche la sauna secca e cosi' via, per un totale
di 1 ora e 40 minuti.
Figata assoluta, voglio comprare lo straccetto che serve
per lavarsi, c'e' il distributore, ovviamente costa 100
yen.
Via, scarpe, scooter e tutti a casa.
Ah, i giapponesi ce l'hanno veramente piccolo!